Nuova Riveduta:

Salmi 69:6

Non siano confusi, per causa mia,
quelli che sperano in te, o Dio, SIGNORE degli eserciti!
Non siano coperti di vergogna per causa mia,
quelli che ti cercano, o Dio d'Israele!

C.E.I.:

Salmi 69:6

Ma io sono povero e infelice,
vieni presto, mio Dio;
tu sei mio aiuto e mio salvatore;
Signore, non tardare.

Nuova Diodati:

Salmi 69:6

Non siano confusi per causa mia quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti; non siano svergognati per causa mia quelli che ti cercano, o DIO d'Israele.

Riveduta 2020:

Salmi 69:6

Non siano confusi, a causa mia, quelli che sperano in te,
o Signore, Eterno degli eserciti!
Non siano svergognati a causa mia, quelli che ti cercano,
o Dio d'Israele!

La Parola è Vita:

Salmi 69:6

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Salmi 69:6

Non sian confusi, per cagion mia, quelli che sperano in te,
o Signore, Eterno degli eserciti!
Non siano svergognati per cagion mia, quelli che ti cercano,
o Dio d'Israele!

Ricciotti:

Salmi 69:6

Io son meschino e poverello; o Signore, soccorrimi!

Tintori:

Salmi 69:6

Ma io son bisognoso e povero; aiutami, o Dio.

Martini:

Salmi 69:6

Tu se' mio aiuto, e mio liberatore; Signore, non tardar più.

Diodati:

Salmi 69:6

Signore, Dio degli eserciti, Quelli che sperano in te non sieno confusi per cagion di me; Quelli che ti cercano non sieno svergognati per me, O Dio d'Israele.

Commentario abbreviato:

Salmi 69:6

Capitolo 69

Davide si lamenta di una grande angoscia Sal 69:1-12

E chiede aiuto Sal 69:13-21

Dichiara i giudizi di Dio Sal 69:22-29

Conclude con gioia e lode Sal 69:30-36

Versetti 1-12

Dovremmo considerare spesso la persona del Sofferente di cui si parla, e chiederci perché e cosa ha sofferto, affinché, meditando su di essa, possiamo essere più umiliati per il peccato e più convinti del nostro pericolo, in modo da provare maggiore gratitudine e amore, che ci costringono a vivere per la Sua gloria che è morto per la nostra salvezza. Per questo impariamo, quando siamo nell'afflizione, ad affidare a Dio la custodia della nostra anima, per non inasprirci nel malcontento e non sprofondare nella disperazione. Davide fu odiato ingiustamente, ma le parole si applicano molto più pienamente a Cristo. In un mondo in cui l'ingiustizia regna così tanto, non dobbiamo meravigliarci se incontriamo coloro che sono nostri nemici a torto. Facciamo attenzione a non fare mai del male; così, se riceviamo del male, potremo sopportarlo meglio. Con la soddisfazione che Cristo ha dato a Dio per il nostro peccato con il suo sangue, ha restituito ciò che non aveva tolto, ha pagato il nostro debito, ha sofferto per le nostre offese. Anche quando possiamo dichiararci non colpevoli, per quanto riguarda le ingiuste accuse degli uomini, dobbiamo tuttavia riconoscere davanti a Dio di meritare tutto ciò che ci viene portato addosso. Tutti i nostri peccati nascono dalla nostra stoltezza. Sono tutti commessi al cospetto di Dio. Davide si lamenta della scortesia di amici e parenti. Questo si è realizzato in Cristo, i cui fratelli non hanno creduto in lui e che è stato abbandonato dai suoi discepoli. Cristo si è preso cura di noi, non solo rinunciando agli onori dovuti a Dio, ma anche sottoponendosi ai più grandi disonori che si potessero fare a un uomo. Non dobbiamo scoraggiarci se il nostro zelo per le verità, i precetti e il culto di Dio dovesse provocare alcuni e indurre altri a deridere il nostro dolore divino e la nostra morte al mondo.

Riferimenti incrociati:

Salmi 69:6

Sal 7:7; 25:3; 35:26; Is 49:23; Lu 24:19-21; At 4:7
Sal 72:18; 2Sa 23:3; At 13:17,23

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